INTERROGAZIONE n. 7 del 27/01/2015
Sul Programma Stage 2008

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
l'art. 117 comma II della Costituzione italiana prevede la tutela del lavoro come materia di competenza legislativa concorrente Stato-Regione;
l'art. 3 della Costituzione prevede l'impegno delle istituzioni nell'attuazione dell'uguaglianza sostanziale, con rimozione degli ostacoli di ordine economico-sociale limitativi della libertà ed eguaglianza dei cittadini;
il «Programma Stages» che trova compiuto riconoscimento giuridico nella LR n. 26 del 12.11.2004 recante "Incentivi alla residenzialità dei giovani laureati per lo sviluppo in Calabria dell'economia della conoscenza" ha tra le finalità enunciate dall'art. 1 anche quella di "realizzare un sistema integrato di interventi, orientato alla valorizzazione del capitale cognitivo dei giovani quale elemento decisivo per lo sviluppo della società calabrese"(comma 1) e di "...promuove un percorso d'eccellenza finalizzato ad attrarre e a trattenere risorse umane ad alto potenziale, incentivando la residenzialità in Calabria dei giovani che abbiano conseguito laurea secondo il vecchio ordinamento ovvero laurea specialistica secondo il nuovo ordinamento e che abbiano capacità e competenze necessarie per lo sviluppo del tessuto sociale ed economico della regione ..." (comma 2);
con la LR 19 aprile 2007 n. 8, la Regione Calabria ha modificato ed integrato l'art. 3 della legge regionale n. 26 del 12 novembre 2004, istituendo ufficialmente il «Programma Stages» concedendo “ai giovani laureati particolarmente meritevoli un premio a titolo di riconoscimento di livelli d'eccellenza nella formazione universitaria”;
il "ProgammaStages", durato dal 20/10/2008 al 20/10/2010 e dell'importo complessivo di €. 12.000.000,00 - finanziato per buona parte con fondi comunitari (FSE) 2000/2006 - 2007/2013 e per la restante parte con fondi regionali derivanti dalla riduzione dei costi di funzionamento della struttura organizzativa del Consiglio e della Giunta regionale - si è rivelato un pregevole investimento in termini di formazione del know-how e di capitale umano;
la Regione Calabria con l'art. 14 della L. R. 8/2010 rubricato "Programma Stages" (così come sostituito dall'art. 10 L. R. 23/2010, e successivamente modificato dall'art. 1 della L. R. 32/2010) "al fine di non disperdere il patrimonio di conoscenze già acquisito dai giovani impegnati nel Programma Stages" si impegnava ad erogare un contributo annuo di €. 10.000,00 a favore degli Enti che si fossero impegnati a stipulare con gli ex stagisti le tipologie contrattuali previste dalla normativa vigente per una durata non inferiore a 12 mesi di lavoro;
con LR n. 36/2012 il Consiglio regionale della Calabria ha stabilito di finanziare ulteriori sei mesi di attività;
con DG regionale n. 160 del 10/05/2013 si delegava l'Assessorato al Lavoro a "chiedere con urgenza al Governo centrale l'immediata apertura di un tavolo tecnico per l'esame e la ricerca delle soluzioni normative e finanziarie da mettere in campo a favore dell'emergenza lavoro in Calabria" e del precariato nel quale figurano, così come riportato nella relazione del Dirigente Generale, Avv. Bruno Calvetta, allegata alla delibera, accanto "ai bacini di precariato «consolidato», si aggiungono, per effetto della L. R. N. 23/2010, un'ulteriore quantitativo di giovani laureati calabresi «programma Stages»;
con legge regionale 1/2014 si prevedeva l'istituzione di due elenchi regionali, uno relativo ai lavoratori LSU-LPU e l'altro ai lavoratori delle leggi regionali 15/2008, 28/2008 e 8/2010 - cui appartengono, in virtù dell'art. 14, i lavoratori ex stagisti - al fine di attivare procedura di stabilizzazione e proroga dei lavoratori di cui alla suddetta delibera di Giunta 160 del 10/05/2013;
con Decreto n. 377 del 22.01.2014 del Dirigente del Dipartimento 10 "Lavoro, Politiche della famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato" della Regione Calabria, avente ad oggetto Avviso Pubblico previsto dall'art. 1 della L. R. n. 1 del 13/01/2014 finalizzato all'inserimento negli elenchi regionali dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e dei lavoratori di cui alle leggi regionali 15/2008, 28/2008 e 8/2010", gli ex stagisti venivano esclusi dai costituendi elenchi in quanto, pur essendo lavoratori della legge 8/2010, non rispondevano al requisito di partecipazione di cui all'art. 2 ("rapporto di utilizzo in essere o alla data del 15/01/2014 o alla data del 01/09/2013) in quanto a quelle date avevano già cessato i loro rapporti di lavoro;
le OO.SS hanno inoltrato una richiesta di incontro dei lavoratori "Programma Stages 2008" ex L.R. 26/2004 al Presidente della Giunta regionale e al Presidente del Consiglio regionale, mediante la quale si rileva come dal "corpus complessivo delle norme regionali è emerso, senza ombra di dubbio, il riconoscimento dello status di Precari, peraltro confermato dalla DGR n.160/2013" e si sollecita un rapido rientro nelle PP.AA. di tali lavoratori individuando un percorso che porti alla soluzione definitiva della vertenza;
gli ex stagisti, al fine di rispondere nel lontano 2008 alla scommessa della Regione Calabria di trattenere e/o far rientrare i suoi migliori laureati all'interno delle PP.AA (lo slogan del "Programma Stages" era il seguente: "La Calabria chiama;
i più bravi rispondono") rinunciavano a rapporti contrattuali in essere, presso aziende private del centro-nord Italia;
Per sapere:
quali provvedimenti si intendono adottare, nel rispetto delle norme vigenti, per individuare una costruttiva e definitiva soluzione alla suddetta questione, al fine di non vanificare il pregio dell'esperienza sotto il profilo dell'apporto di valido e formato capitale umano all'interno delle Amministrazioni Pubbliche calabresi ed al fine di non vanificare l'investimento economico assunto nel corso degli anni.

Allegato:

27/01/2015
D. BEVACQUA